Il Counseling Psicologico
Il Counseling Psicologico è un intervento, generalmente breve e con obiettivi focalizzati, rivolto alla promozione del benessere piuttosto che al disagio o disturbo, e quindi rivolto a persone che non accusano particolare malessere psicologico e che tuttavia per determinate contingenze necessitano di svolgere un lavoro mirato su una specifica area della propria vita o su un particolare snodo problematico che in un certo momento richiede il supporto, strategico ed emotivo, esterno e specializzato. Tali aree possono essere quelle affettive, quelle sociali, quelle lavorativo-professionali, etc.
La mobilitazione di risorse personali e una migliore conoscenza di sé e dei propri meccanismi relativi a quel dato problema, sia in ambito cognitivo, che in quello emotivo e relazionale, aiutano a trasformare un nodo in uno snodo e ad andare avanti.
La differenza essenziale tra un intervento di counseling svolto da uno psicologo o psicologo-psicoterapeuta e quello svolto da altro operatore laureato in altre discipline o spesso, ahimè, non-laureato, è l’esperienza, la formazione e la professionalità di chi lo svolge.
Sembra una differenza banale, ma invece in tale differenza c’è tutto, e con “tutto” intendiamo il peso di un professionista che ha studiato minimo 12-15 anni prima di esercitare, che è abilitato e iscritto ad un Albo, che è vincolato da una deontologia professionale vagliata dal ministero competente, e che è sottoposto a regime fiscale e contributivo stringente.
Ma non solo: la differenza sta anche nella capacità di uno psicologo clinico di poter riconoscere e distinguere, per esperienza clinica (appunto), il destinatario dell’intervento di counseling dal destinatario dell’intervento di psicoterapia o, per essere più precisi quando una richiesta di counseling contiene una domanda di psicoterapia, o viceversa una richiesta di psicoterapia può risolversi in un lavoro di counseling. L’analisi della domanda è infatti lo strumento elettivo dello psicologo.